Ogni tanto un burattino prende vita e nonostante abbia la testa di legno riconosce la falsità del mondo nel quale è costretto a muoversi e tenta, con le sue deboli braccia sottratte ai fili e non avvezze alla gravità, di strappare il cielo di carta del teatrino e uscirne fuori. Di legno, ma libero.
P.S: Per approfondire la questione vi consiglio la pagina wikipedia di Cosentino. Non sapevo dove mettere il link.
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La carfagna guarda con interesse futura e libertà.
Le manca il suo amico Bocchino.
Una battuta giusto per.
Ma la carfagna è bocchiniana?
E qui potrei lanciarmi in arditi giochi di parole…
😛
Dai Dai Dai Dai!!!