Ippaso Legge Freud – Tutte le donne, tranne mia mamma, sono …

Ecco, a questo punto siamo arrivati ad una svolta cruciale nello studio di Freud. Ma prima di proseguire debbo fare una piccola sosta su un capitoletto che mi ha lasciato putrefatto. Avevamo già detto in precedenza che per Freud gli adulti pervertiti altro non sono che persone ancora legate alla sessualità infantile. Ma Sigmundo non si ferma qui, e per spiegare la mancanza di inibizioni dei bimbi e per far riferimento alle sporcaccionerie di cui secondo lui son capaci, scrive delle perle che rimarranno incastonate come diamanti nella merda.

Prima di riprendere il nostro viaggio attraverso la sessualità infantile vi riporto testualmente il Freud-pensiero. Un vero signore.

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Ippaso legge Freud – Sull’amnesia infantile e sul ciucciarsi il pollice

Eccoci all’appuntamento della serie Ippaso legge Freud dedicato all’amnesia infantile e alla suzione del pollice. Se non lo avete fatto vi consiglio prima di tutto di dare un’occhiata al post di introduzione a questa serie di articoli.

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Ippaso legge Freud – part 0

Ieri sono andato al cesso. In genere la vita veloce di città impedisce di passare ore seduto sulla Grande Tazza, ma ieri avevo tutto il tempo. Saprete tutti che leggere mentre si caca è una piacevole abitudine, ma sempre a causa del suddetto genere di vita spesso mi ritrovo a mani vuote (e culo aperto), proteso in avanti a leggere le istruzioni del Dixan.

Allora mi son detto:  oggi voglio proprio godermela, e ormai conosco a memoria tutti gli ingredienti del detersivo, tanto che potrei quasi produrlo in proprio: mi porto in bagno Freud!

Non è che mi sia portato dentro Sigmundo in persona (è difficile farla mentre qualcuno ci guarda), ma semplicemente i suoi Saggi sulla sessualità.

Ho iniziato a leggere così quello sulle aberrazioni sessuali ma mi sono presto annoiato. Allora ho deviato la mia attenzione sul saggio sulla sessualità infantile (intanto la merda scendeva copiosa e abbondante con i suoi generosi PLOP!).

Non sono un esperto, ma mi sento in grado di riassumervi le prime 5-6 pagine. Dico solo le prime 5 o 6 perché poi era davvero troppo che stavo lì (una ventina di minuti forse), la gamba destra iniziava a formicolare in modo preoccupante e i tarzanelli iniziavano a seccarsi sui peli del culo e a farsi sentire son il proprio richiamo. Sapevo che contro di loro la carta igienica sarebbe stata del tutto inutile e la cosa mi infastidiva e mi deconcentrava.

La mia conoscenza degli scritti di Freud, prima della solenne cacata, era pari a quella di un uomo (maschile) medio, e si può riassumere nei seguenti punti:

  • Ci sono 3 fasi della sessualità che si attraversano nell’infanzia. In particolare la seconda è la fase anale nella quale il bimbo si infilerebbe qualunque cosa su per il culo godendo come un riccio
  • Ogni bambino vorrebbe trombarsi la mamma e ogni bambina vorrebbe sposare il padre
  • Il super-Io, regolato dal principio del dovere, è dato dalla sedimentazione di precetti e divieti imposti dalle figure autorevoli (essenzialmente i genitori) in età infantile, e poi cristallizzatisi senza essere criticamente vagliati
  • Chi ha il pene piccolo sente il bisogno di compensare comprando roba grossa e costosa
  • I bianchi schifano i neri solo perché ce l’hanno più lungo
  • Freud era un maniaco sessuale e ha passato la vita cercando di convincere l’umanità che in fondo lo siamo tutti!

Vabbé ammetto che il terzo punto l’ho copiato… Ma torniamo a noi: ho scoperto che quel che sapevo di Freud… è tutto vero! Anzi: questa è solo una minima parte. Tra tutte le affermazioni di Sigmundo ce ne sono alcune che mi hanno lasciato a bocca e culo aperti. Freud riesce a spiegare sessualmente quasi tutti i comportamenti, dal perché le ragazze accavallano le gambe a perché alcuni trovano fastidiose le vibrazioni del treno (specie quando di mettono sui sedili “all’indietro”). E poi è tutto un crescendo, tanto che ora ovunque io mi volti non vedo altro che oggetti sessuali: il telefonino, la manica della giacca, la bottiglia dell’acqua, le penne… mi eccita fortemente addirittura la vista di un cassetto del comodino semi-aperto.

A questo punto non mi resta che fare come Sigmundo. Siccome non mi si affloscia più, l’unica possibilità che ho è quella di raccontarvi in più puntate Freud e convincervi che anche voi siete come me e lui. Anche voi siete dei maniaci sin da quando siete nati. Anche voi, da quando siete usciti dalla materna vagina, non avete altro scopo nella vita che rientrarvi.

Io l’avevo detto

Già l’avevo detto che, per quanto ne avevo capito, Hannah Montana è una pornostar. E non sono il solo a pensarlo. A pensarla così c’è anche un autorevole personaggio: Roman Polanski. L’ottimo regista, ma il pessimo uomo, sta per saldare i conti con la giustizia che aveva lasciato in sospeso nel lontano 1977, accusato di uno stupro di una tredicenne (come sempre non sono informato sulla vicenda, ma sono abbastanza arrogante da poterne parlare pur sapendone una cippa lippa). Dal carcere che lo sta ospitando Polanski non demorde e rilancia. Come potete leggere nell’articolo ha infatti richiesto la sua collezione privata di poster di Hannah Montana. Fin qui niente di strano, dopotutto si tratta della pornostar più in voga del momento e sarebbe ingiusto fermare la sua carriera solo per l’età: largo ai giovani.

Ad essere più imbarazzante è il gesto di solidarietà del Ministro francese Mitterand che ha regalato a Polanski il dvd di “Genitori in trappola”, con la dodicenne Lindsay Lohan come protagonista. Più che un gesto di solidarietà a me sembra che Mitterand lo stia pigliando allegramente per il culo. Polanski se ti beccano a a farti una pippa davanti a questo film sei fottuto.

L’aiuto maggiore è invece arrivato dal mitico regista italiano Tinto Brass: “quanti anni aveva la ragazza? 13, 14? È l’età in cui la Madonna ha partorito, pare”. Bisogna però saper leggere fra le righe. Il suo non voleva essere un intervento difensivo a favore di Polanski, ma una chiara accusa di stupro nei confronti dello Spirito Santo. E anche qui devo dire che io già l’avevo detto. In tempi non sospetti, quando ero ancora un bimbetto innocente e curioso che andava a catechismo, fui assalito da tremendi dubbi. Devo confessare che già allora la storia dello Spirito Santo non mi aveva mai convinto pienamente, c’era sempre qualcosa che non mi tornava.
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Palla pesante – I risultati

Qualche giorno fa abbiamo dato inizio ad un’importante ricerca scientifica, finanziata da uno dei tanti fondi europei (finanziano cani e porci che si lasciavano sfuggire un’occasione del genere?). Oggi siamo pronti per la lettura e interpretazione dei dati in nostro possesso. Prima di proseguire vi ringraziamo calorosamente per la vostra partecipazione. Siamo commossi dal contributo che avete dato alla scienza per risolvere l’annosa (ma non anosa) questione della palla più pesante. Ricordiamo infatti lo scopo della nostra ricerca: scoprire qual è il testicolo più grosso e posto più in basso nel corpo umano e dimostrare che è lo stesso per tutti quanti.  Ecco i dati definitivi:

Qui di seguito riportiamo una precisa analisi dei dati.

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Quasi quasi stasera resisto così domani è anche meglio!

Alla fine ci si rende conto, ascoltando il video che vi sto proponendo, che tutti si masturbano allo stesso modo. O almeno i processi psicologici sono sempre gli stessi. Giorgio Gaber spiega anche a chi pensa quando si fa le pippe (alle mogli degli amici… uuuuuh), come si senta prima e come dopo.

Di seguito ho pubblicato il testo per intero (può differire leggermente dalla versione presente nel video).
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