Il quadro di Picasso “Les Demoiselles d’Avignon” racconta la situazione politica di ieri, mentre il quadro di Norman Rockwell (non so il nome però, ho sudato a ritrovarlo sulla rete!) ne racconta quella di oggi.
Non si vede bene, ma grazie ad una veloce photoshoppata il ragazzo si sta facendo cancellare dal braccio la scritta “Monti”. Un altro amore infranto.
Quando ad Agosto ho capito che non avrei avuto neanche un giorno di vacanza, sono andato a prendere due libri in biblioteca, e da allora (ri)presemi del piacere di leggere sì forte, che ancor non m’abbandona. Ecco in ordine i libri di Agosto e Settembre, se non ne dimentico qualcuno:
J.G. Ballard: La Mostra Delle Atrocità
P.P. Pasolini: Teorema
L. Bianciardi: L’Integrazione
Flann ‘O Brien: Il Terzo Poliziotto
E. Vittorini: Conversazione In Sicilia
P. Dick: I Guardiani Del Destino E Altri Racconti
P.P. Pasolini: La Divina Mimesis
Ottobre sta iniziando di nuovo con P.P. Pasolini (Ragazzi Di Vita). Nell’elenco ho messo solo i libri iniziati e finiti, ho escluso quelli che sto leggendo praticamente da una vita…
Se vi interessa qui sotto potete trovare le mie impressioni:
Ecco un articolo particolare trovato in rete. Dei progettisti Canadesi han partecipato ad un progetto per un concorso di idee per ripensare in modo ecologico e solare un tratto eco-mostruoso e fallimentare della Salerno ReggioCalabria. La loro idea è folle e credo impraticabile, ma mi ha colpito perché tenta di dar risposta ad alcune difficili questioni. Buona lettura.
Qualche giorno fa ho riportato il testo dell’epitaffio del dottor Whedon (si parla dell’Antologia di Spoon River). Ora ne propongo un altro molto più bello sempre dalla stessa opera. Questo è uno dei miei preferiti, tanto che oltre ad essere inciso sulla tomba di Dorcas Gustine, lo è anche nella mia mente.
Non ero amato da quelli del villaggio,
ma tutto perché non avevo peli sulla lingua,
e affrontavo chi m’insultava
con una protesta diretta, senza nascondere o nutrire
segreti rancori o rammarichi.
È molto lodato il gesto di quel ragazzo spartano,
che nascose il lupo sotto il mantello,
e si lasciò divorare, senza un lamento.
È più coraggioso, credo, strapparsi il lupo di dosso
e combatterlo apertamente, magari per strada,
tra polvere e urla di dolore.
La lingua sarà forse un organo ribelle –
ma il silenzio avvelena l’anima.
Mi biasimi chi vuole – io sono contento.
Non sto cercando di pubblicizzarvi il libro di Enrico Letta Costruire una Cattedrale, non vi preoccupate! Voglio semplicemente raccontarvi una leggenda sulla costruzione della cattedrale di Anversa. Sono stupito dal fatto di non averla ritrovata su internet, strano, pare quasi rimossa dalla memoria collettiva. Eppure ad Anversa esiste anche una statua in memoria di questa bellissima storia.
Non fatevi ingannare dal titolo: Non sto pubblicizzando un nuovo abbigliamento moda primavera 2011. Panta non sta per pantalone!
Panta rei os potamòs
Ovvero tutto scorre come un fiume, è il motto della filosofia di Eraclito. Tutto passa, niente è mai uguale a se stesso, io non sono la stessa persona che ha iniziato questo post e ogni lettera che state leggendo è stata compitata da una mano diversa. Ma vabbè, in realtà non volevo sproloquiare di filosofia, volevo solo pubblicare le foto delle mie fedelissime scarpe da corsa che stan per andare in pensione e trasformarsi in scarpe da scampagnate e pic nic primaverili.
Fate partire questo video youtube per avere il giusto sottofondo musicale. E’ la stessa canzone che sto sentendo io mentre scrivo.
Il mondo è diviso in 2 categorie:
la vita e l’arte.
La vita è tutto ciò che accade nel mondo. Tutto ciò che è vita è politica.
L’arte invece è finzione ed è inutile, l’arte parla della vita,l’idea che più si avvicina è “l’arte è metavita”. Se l’arte diventa vita allora non è più arte.
E’ importante il modo che ha una persona di vedere e vivere l’arte.
Se l’arte è intrattenimento, spettacolo e passatempo oppure se l’arte è qualcosa di stimolante, perturbante.
Esempio: stare in casa guardare Zelig o andare in teatro ad uno spettacolo di Rezza o Bergonzoni. Ma non basta. Andare a uno spettacolo di Bergonzoni per ridere. Bergonzoni non è solo quello. C’è molto di più!
La stessa cosa per la vita. Ancora meglio è quando la vita prende spunto dall’arte.
Vanessa Beecroft è certamente una delle artiste italiane più apprezzate del momento. Non riporto biografie, accontentatevi di sapere che è ligure ed ha circa quarant’anni. Solitamente Vanessa si esprime attraverso performances… e solitamente queste consistono in modelle nude piazzate in luoghi particolari.
La sua ultima performance ha avuto luogo a Carrara. Le modelle nude posano accanto ai marmi del Battesimo di Cristo, di Mochi. Continua a leggere →
In caso di prolungata assenza, citofonare 2senxcosx@gmail.com
Citazioni sparse
E' un po' come scegliere chi tifare tra un carrarmato e un'ambulanza.
Mandami un pentolino di formaggio, perché io possa far baldoria quando ne ho voglia.
Castigo para los que no practican su pureza con ferocidad.
Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Tre anni una siepe, tre siepi un cane, tre cani un cavallo, tre cavalli un uomo.
Un ricco quando vuole; un povero quando può.
Zoile, quid solium subluto podice perdis?
spurcius ut fiat, Zoile, merge caput.
Un'ora di buon porto
fa scordare cent'anni di tempesta.
Come può uno scoglio
arginare il mare?
Noi siamo convinti che Carlo Marx non era un night ma il nostro grande previggente…
L’umanità, io l’ho divisa in due categorie di persone: Uomini e caporali.
La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali, per fortuna, è la minoranza.
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare per tutta la vita, come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza mai la minima soddisfazione, sempre nell’ombra grigia di un’esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza averne l’autorità, l’abilità o l’intelligenza ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque dottore ha capito? Caporale si nasce, non si diventa! A qualunque ceto essi appartengono, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso, hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi. Pensano tutti alla stessa maniera!