“Naturalis facultas eius quod cuique facere libet”

mario monti, ebreo massone goldman sachs bildeberg o che altro?

Mentre gli italiani continuano a sospettare di Monti (massone, sionista, avanguardia in Italia di un qualunque potere forte), stanno arrivando le “liberalizzazioni”.

I partiti? N.P.

La politica italiana pare quel che rimane di un campo di battaglia una volta che gli eserciti lo han abbandonato. Un silenzioso deserto che loro chiamano falsamente “pace” (loro, i capi degli eserciti) o “larga intesa” (loro, i leader politici).

In una fase di crisi capitalistica, privatizzare e “liberalizzare” significa anche attribuire la colpa al welfare, alle sfumature socialiste della società. Vedremo se cancellando queste e rendendo monocromatico il dipinto ne usciremo vivi.

Ci tengo infine a sottolineare la virgolettatura del termine “liberalizzazioni”: infatti io credo che esista una differenza profonda tra liberalismo (morale) e liberismo (economico).
A proposito… dimenticavo il titolo: il liberalismo deve avere come risultato la libertà per ciascun uomo di poter fare ciò che ha nella propria facoltà naturale. Di seguire le proprie inclinazioni e i proprio sogni.
Questo motto latino sarà perciò il mio metro per le riforme.

Non riusciremo mai…

… a uscire dalle crisi capitalistiche da destra.
Né a metter fine alle ingiustizie che affliggono l’umanità.
Da destra non potremo risollevarci per rimetterci in moto.

Non si può nemmeno salire su una bicicletta da destra!
(voi siete mai saliti in bicicletta dal lato destro? non credo… e se l’avete fatto probabilmente ora siete testimoni di una serie di insidie e di difficoltà assolutamente insospettabili).

La foto è un po’ fuoritema… ma parlando di insidie e di biciclette… sentivo quasi l’obbligo morale di copiaincollarla:
ochcio al sellino!

La mostra delle atrocità ft la speculazione.

Ultimamente si sente ripetere da politici e giornalisti che l’Italia è solida, ma che dei farabutti stanno “speculando” sui titoli italiani (in particolare sui titoli di Stato) facendo il bello e il cattivo tempo secondo il ritmo delle loro vendite, dei loro acquisti e della loro attività sessuale.

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Intercept Final Four

L’ONU ha bocciato il DDL intercettazioni. Secondo l’ONU, il DDL metterebbe a rischio la libertà di espressione e di stampa e soffocherebbe il giornalismo investigativo. Inoltre la pena carceraria prevista per i trasgressori appare sproporzionata. Secondo Frattini invece l’ONU sparla senza leggere davvero le leggi.

E aggiunge:

In uno stato democratico e liberale quale è l’Italia, il parlamento sovrano decide, e sulle proposte in itinere nessuno deve e può interferire.

Ma davvero? ah che coglione che sono… invece è nelle dittature che si può interferire sulle proposte in itinere del parlamento sovrano, vero? Scusa, Frattì, è da qualche anno che non faccio altro che confondermi…

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We all kiss panties

erlusconi e le mutandine da donna

E’ uno strano piacere quello provocato da una mutandina femminile, difficile da spiegare. Tutti ne siamo un po’ affascinati, dobbiamo ammetterlo. Le nostre mutande sono brutte, con un mollone antiestetico e il pacco in bella vista, con i pelazzi che fan capolino, blahhhhhhh…

Le mutandine delle donne invece sono un’altra cosa. Non posso non tirare un sospiro da innamorato pensando a loro. Ma poi basta, mi fermo qui. Mi piace scherzare sul mio blog ma mica sono un pervertito, io.

La perversione mutandofila è tremenda. Chi ne è affetto può perdere il senso della realtà in qualunque momento e iniziare a sognare perizomini rosa. Non si può scherzare con i perizomini rosa: quando ti catturano sei fritto. Ti alieni dal resto del mondo con la bava alla bocca. Può accadere mentre studi, mentre guidi, mentre fai la doccia (e il flessibile diventa all’improvviso inflessibile), può accadere ovunque… addirittura a Bruxelles mentre parli dell’imminente summit di Copenhagen con Gordon Brown, Sarkozy e compagnia bella.

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Le monde di monsieur Berlusconi

Silvio perdonaci! E’ da un po’ di tempo che ti stiamo trascurando. Proprio te che con le tue generose performance ci hai sempre permesso di mantenere in vita questo blog. Già. Quando tutto stava per finire, quando il mondo scorreva placido e tranquillo senza offrirci alcuno spunto, quando questo blog è stato vicino alla chiusura per assenza di notizie, TU ci hai sempre risollevati dalle nostre ceneri con una delle tue geniali boutade.

Devi perdonarci, e sappiamo che dall’alto della tua Grandezza lo farai, se in questo periodo ci siamo fatti prendere da demoniache passioni come il sesso fra animali o da perverse ricerche sulla lunghezza del pene (che certamente tu saprai apprezzare). Non siamo però i soli ad avere questo enorme debito nei tuoi confronti. Ormai anche la stampa, nazionale ed estera, campa sulle tue imprese. Così quei bastardi porci comunisti di Le Monde hanno pensato di sfruttare la tua lungimirante visione del mondo per farsi pubblicità.

Il Presidente che Vorrei…

NessmaTV è uno dei principali canali televisivi nord-africani, con sede in Tunisia. La cosa stupenda di questo canale è che Berlusconi ne è diventato comproprietario. Ora anche l’Africa dovrà subirsi i fantastici programmi TV berlusconiani.

Per far capire il vento nuovo che spira nel deserto, Silvio si è autoinvitato ad una specie di inaugurazione del canale, dando ovviamente spettacolo. In una quarantina di minuti ha snocciolato tutti i suoi piatti forti, conditi in salsa da kebap. Il suo show è completo e non manca proprio nulla. Afferma di considerare una persona cordiale e una verità democratica Ben Alì (il quale appena divenne Primo Ministro tunisino destituì il Presidente della Repubblica e divenne dittatore). Certo Ben Alì sta simpatico a tutte le forze occidentali dato che lecca il culo in una maniera vergognosa e che tutto sommato la Tunisia ha continuato a crescere anche con lui, ma si è macchiato di discreti crimini (sparizioni misteriose di avversari politici, omicidi, torture e controllo stretto dei media, sono le sue principali skills).

Il comizio prosegue su questi livelli fino a una decina di minuti di inspiegabile follia. Il Nostro inizia a blaterare qualcosa sul fatto che gli italiani sono un popolo di emigranti, che abbiamo il dovere di accogliere tutti gli extracomunitari in difficoltà, anzi incentivarli a venir da noi. Gli daremo case, istruzione, libero accesso agli ospedali. E’ la politica del mio Governo.

Ma… è fantastico… ma siamo sicuri che sia proprio Lui? Non ci posso credere: questo Silvio è il Presidente che vorrei! Son sicuro che non è solo un sosia quando afferma di esser stato povero (un suo cavallo di battaglia) e quando si broccola (con discreto successo) la giornalista gnocca. Non vi svelo nient’altro… solo che c’è un finale a sorpresa e carico di tensione.

Vi auguro buona visione. Gustatevi il Nostro Fantastico Premier, il Presidente che vorrei.

La terza verità sul signoraggio

Il signoraggio è il privilegio in termini di guadagni economici che ottiene chi emette denaro. Tanto tempo fa per produrre una moneta il signorotto doveva utilizzare una quantità d’oro (o argento, o altro metallo) pari al valore della moneta stessa. Ora non c’è più bisogno di far ciò. Insomma l’euro non è fatto d’oro. La Banca Centrale Europea (BCE) per produrre un euro non ha dovuto usare una quantità d’oro del valore di un euro, ma un misero materiale qualunque che varrà sì e no pochi centesimi.

Partendo da questa considerazione i complottisti si sono sbizzarriti in una teoria meravigliosa che su internet spopola alla grande:

La BCE produce una banconota da 100 euro spendendo 10 centesimi in materiale (insomma… è carta!) e la immette sul mercato: ha un guadagno netto di 99,90 euro!

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Shengen, chi era costui?

A partire dal 28 giugno l’Italia ha sospeso il trattato di Shengen. Per chi fosse troppo giovane per ricordarlo, e’ il trattato che permette la libera circolazione in Europa di merci e persone. Prima di tutto è comodissimo: vi ricordate com’era una volta? E’ la base dell’Europa unita, e il nostro governo l’ha sospeso in vista del G8 all’Aquila. Si vedono già i primi risultati: finora sono stati fermati una pericolosa nigeriana e un austriaco sovversivo, che in auto aveva due mazze da baseball e “nessuna altra attrezzatura sportiva che faccia pensare ad un uso ludico delle suddette”.
Ora, solo a me tutto questo pare semplicemente imbecille? Cos’è, chi vuole venire a fare casino non ha la carta d’identità? Le sbarre di ferro non le posso trovare sul posto (per aiutare l’economia locale), me le devo portare da casa perchè ci sono affezionato? Come al solito, l’equazione che ha in mente questo governo è

più sicurezza = meno libertà