Il bicchiere mezzo pienissimo

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La paura fisica di Dio.

Sappiamo tutti quel che sta succedendo al Cern di Ginevra. Gli scienziati stan tentando di vedere il Bosone di Higgs, la particella di Dio. Premetto che sarò molto impreciso e mi scuso con tutta la fisica.

Il nome altisonante, questa particella se lo merita tutto: è l’unica del modello standard non ancora osservata, e sarebbe quella che conferisce la massa alle cose.

Insomma è ciò che dà consistenza all’Universo. Sarebbe quasi una immagine di Dio. Sapremmo di cosa è fatto Lui, e di cosa siamo fatti noi.

Il problema è che ogni esperimento eseguito per osservare tale bosone, finisce male: si rompe sempre qualcosa. Un disastro.

Così il professor Nielsen, uno dei maggiori fisici nucleari al mondo (nonché uno dei creatori della Teoria delle Stringhe) ha dato una spiegazione scioccante a tutto ciò:

Deve essere nelle nostre previsioni che ogni macchina che produca bosoni di Higgs abbia una cattiva fortuna

anche Lui odia alquanto le particelle di Higgs, e cerca di evitarle.

Secondo il professore, ogni volta che al mondo starebbe per comparire una particella di Dio, ci sarebbe una specie di viaggio indietro nel tempo volto a sabotare l’esperimento. Il motivo? Non si sa. Forse genererebbe una catastrofe pari ad un Big Bang? Boooh! Sembra che la Natura odi il bosone, che non lo sopporti. Ma non si sa il perché.

La fonte autorevole, e i risvolti della fisica moderna, fan sì che questa strampalata teoria appaia non totalmente insensata agli occhi dei fisici. Ormai sappiamo che il concetto di tempo è del tutto illusorio e che è errato dire che il passato influenza il presente, il quale influenza il futuro. I fisici non si fanno scrupoli ad ammettere che un evento futuro possa avere ripercussioni nel passato. In questo caso, l’apparizione del bosone nel futuro influenzerebbe il passato distruggendo la macchina che lo ha mostrato.

Assolutamente inquietante.

Per un articolo completo leggete qui.