Poesie nostrane…

Dopo avervi proposto poesie di Kunze e di Wim Wenders è giunta l’ora di riabbattere il livello del blog ai soliti standard tornando nel nostro Bel Paese.

Ecco allora che vi propongo questa poesia:

Tu

Tu che pensi,
che immagini,
tu che trasformi la realtà in sogno,
esprimi il desiderio di esserci, di resistere.
Tu che hai voglia di dare,
vedi un universo senza argini e confini,
un mondo che crede nel progresso.
Tu che ami, tu che, semplicemente, sei.

Ed ora ascoltatela recitata direttamente dall’autrice:

Ebbene sì… l’autrice è Lory Del Santo, e il “Tu” protagonista… è Berlusconi! Quando sono andato a cercare questa poesia su youtube… ne ho trovate molte altre, sempre sue…
Evito di farvi tutto l’elenco con tanto di esegesi… e ve propongo solo più un’altra: quella dedicata a Gianfranco Fini.

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La zoccola e il pesce

G: Mi dica, secondo lei chi corre più veloce, la lepre o il cane da caccia?

R: Bah, non saprei, forse il cane da caccia…

G: E allora perché il cane non riesce mai a prendere la lepre?

R: Non saprei… perché?

G: Perché il cane corre per il padrone, la lepre in proprio.

Questa famosissima barzelletta (o se non vi ha fatto ridere chiamatela solo storiella) è attribuita a Gorbaciov. Io l’ho riportata in una delle tante versioni conosciute, secondo la quale Gorbaciov (G) l’avrebbe raccontata a Reagan (R) durante uno storico incontro.

La barzelletta di per sé non è eccezionale, ma crea una tensione sublime anche grazie all’occasione e il ruolo dei due dialoganti (Gorbaciov, rappresentante delle lepri, e Reagan, paladino dei cani da caccia).

Ma torniamo ai giorni nostri.

Storico incontro tra Berlusconi e Netagnao, Metammiao o come cacchio si chiama. Berlusconi racconta la barzelletta dell’umidità, meglio nota come la storiella del topo e la carpa, o per chi sa leggere tra le righe… la zoccola e il pesce.

Ora… chi dei due fa la zoccola e chi mette il pesce?

In realtà il significato della barzelletta è molto più profondo rispetto quello della storiella di Gorbaciov, ma più difficile da scovare:

Un inquilino in affitto (Gnetagnao) invita il padrone (Berlusconi) a casa: stasera, al buio, vieni a casa che ti faccio vedere le zoccole (Miettamiao sa che Berlusconi non potrà resistere). Il padrone ci va, si china, e acchiappa un pesce (immaginate voi dove).

Insomma ragazzi… avete capito bene… anche Israele ce l’ha messa in culo.